Una domanda fondamentale da porsi, prima di creare una petizione online, è il suo valore legale.
Per la legge italiana sono necessarie 50.000 firme autenticate perché i cittadini o loro associazioni possano depositare una proposta di legge (petizione precettistica), e 500.000 le firme necessarie per indire un referendum abrogativo.
In entrambi i casi è la Corte di Cassazione a validare le firme.
Di solito i comitati promotori raccolgono un numero superiore di firme, almeno tra il 5 e il 10%, per tenere conto di quelle che potrebbero risultare non ritenute valide dalla Suprema corte e che potrebbero quindi essere escluse dal computo.
Il punto focale dunque è sempre l’autentica delle firme.
L’ordinamento italiano equipara la firma digitale a quella chirografa, e ogni cittadino può ottenere una firma digitale per certificare la propria identità.
Tuttavia, non esiste un sito web istituzionale per la raccolta di petizioni con firme digitali, e per l’esercizio del diritto di petizione via Internet.
Date un’occhiata a www.activism.com per chiarirvi le idee.